La Rionda – Incantatrice
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Description
A new album for this ensemble, which is the best known and full of history in the traditional music revival of Liguria. A large band with great voices and appreciated musicians. The arrangements are the result of a particular work that lasted more than 4 years and they are really able to let you taste Liguria and its traditions. "Bravos!" of Trad Mag during summer 2001.
Track Listing:
1. L'amu peceninetu – 2:28 / In un modo... o nell'altro – 2:30 / Giga – 0:52 2. Battilin e battilann-a – 1:58 / Suittu – 1:08 3. Se ti eu navega – 3:12 4. Parchi suonatori / Mazurca delle pulci / Impiastrino – 4:59 5. Ghe n'ea de tre figgette 2:53 / Aria per tre figette – 0:48 6. I danse – 4:59 7. Lamento della sposa – 1:34 / Terre alte – 0:30 / Scosese – 0:54 / Torto nuziale - 0:45 / Sposa per forza – 1:39 8. Perigoldino (con variazioni) 1:20 / Perigordin – 1:09 9. Suite 17.1 – 6:42 / Disette de Zena – 0:49 10. Rondaninn-a teito a teito – 2:12 / Polka della Neve – 1:17 11. Le piogge d'ottobre – 1:27 / Il giro di Richetta – 0:28 / Richetta- 1:35 / Per un secondo... – 1:20 12. Forlana todesca – 0:27 / Thonon – 1:07 / Un bel giorno andando in Francia – 1:44 13. S.Biago in festa – 0:53 / Giga di S.Biago – 1:47 14. Vite e morte di Pierina – 7:40 15. Tren – 0:33 / Povero merlo mio! – 1:48 / Il solito tren – 0:52 / Tren – 1:15
Personnel:
Roberto Bagnasco (fiddle, mandolin, mandola, percussions, vocal) , Fulvio Bergaglio (guitar, vocal) , Loris Cosso (alto, fiddle) , Manrico Cosso (fiddle, percussions) , Giuseppe Laruccia (clarinet, flute, saxophone, percussions, vocal) , Max Manfredi (vocal, percussions) , Laura Parodi (vocal) , Claudio Rolandi (accordion, chant)
Linernotes:
La Rionda
Questo disco raccoglie buona parte del materiale prodotto da La Rionda dopo la pubblicazione di "Capitan de gran valore" (1994)- Robi Droli RDC 5019.
Rispetto al lavoro precedente il repertorio si è arricchito di brani diversamente caratterizzati, in particolare per la presenza di alcune 'danze tradizionali per violino' reperite in un manoscritto databile fine XVIII secolo nell'archivio della Cattedrale di S. Lorenzo in Genova. Roberto ne ha avuto accesso grazie alla gentile disponibilità della Curia di Genova - ed in particolare di Mons. Ravecca, custode dell'Archivio stesso - dopo averne individuato le tracce per merito delle preziose indicazioni contenute nel volume 'Il Fondo Musicale dell'Archivio Capitolare del Duomo di Genova ' di C.Bongiovanni - Associazione Italiana Biblioteche 1990.
Le molte melodie tratte dal citato manoscritto (undici sulla sessantina circa in esso contenute), assieme al 'Perigoldino' paganiniano danno un particolare significato ad 'Incantatrice'. Tali musiche infatti sono a noi pervenute grazie al processo di formalizzazione attuato da musicisti colti nel fissare in note scritte i suoni della tradizione. La Rionda ha inteso riportare quelle note a suoni interpretandole con il proprio stile ed attraverso il gusto maturato dai propri componenti nelle diverse esperienze.
Del contenuto di 'Incantatrice' ci piace altresì evidenziare la presenza di brani del repertorio dei campanari liguri e di brani provenienti da Carloforte nell'Isola di S.Pietro (CA), popolata da una comunità genovese che ha conservato l'antico dialetto e le tradizioni della località di origine (Genova-Pegli). Il CD contiene inoltre ballate e filastrocche note non solo nella nostra Regione.
Tutti i brani hanno testi tradizionali e sono talvolta musicati originalmente, ci auguriamo in maniera tale da poter ancora esser considerati "felicemente rivestiti di note che a quelle strutture verbali si sposano perfettamente" (*). Di composizione anche diversi strumentali, spesso funzionali all'arrangiamento dei pezzi, realizzato con lo specifico apporto di ciascuno dei componenti.
Buon ascolto da La Rionda !
(*) dalla nota introduttiva del prof. Mauro Balma a 'Capitan de gran valore'
Con questo lavoro La Rionda ci propone un viaggio suggestivo, nel tempo e nello spazio della musica popolare che riguarda da vicino le nostre radici. Per noi che viviamo nel clamore acustico di un'epoca nevrotica, l'ascolto del repertorio de La Rionda può essere paragonato a una immersione nel liquido amniotico delle sonorità primigenie, quelle dei canti delle bisnonne, dei rintocchi di campane, delle feste di paese. Siamo in presenza, però, non solo di un folclore raccolto nella spontaneità di una memoria affettuosa, c'è nel disco una ricerca raffinata e colta. Ci sono del passato più lontano tonalità e temi ritrovati nei manoscritti rinvenuti nel Duomo di Genova, c'è il Perigordino nella versione paganiniana, c'è la melodia delle canzoni di Carloforte e tanti altri motivi di una storia musicale che non smette di riservare curiosità e sorprese. Tutto questo materiale prezioso è trattato con un garbo e un rispetto straordinari, cercando di riempire quei vuoti di memoria, che i singoli brani hanno accumulato nel tempo, con un lavoro di ricostruzione, più nelle musiche che nei testi.
Il risultato è sorprendente, per coerenza stilistica e per sensibilità espressiva. Sembra di entrare in un paese immaginario, un luogo dell'inconscio che si ridesta, che ci accoglie con musiche e canti, danze e ballate, in una atmosfera di festa della memoria.
E' un'emozione continua, un alternarsi di suoni intimi e corali, in una lingua che parla al cuore.
Arnaldo Bagnasco