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Tendachënt – La Valle dei Saraceni

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SKU: Folkclub Ethnosuoni 5349 Categories: , Tag:

Description

Third chapter in the discography of this band born in 1997 from the ashes of the legendary Piedmontese ensemble La Ciapa Rusa. Saving the modern sound with electrical hues which is its trademark, with this record Tendachënt emphasizes its pull towards ever and ever more mediterranean rhythms and sounds. In the CD many guests, such as Enzo Avitabile, De Calaix from Catalunya, and last but not the least Paul James from Blowzabella.

Track Listing:
1. Verdolin Verdolineto / Verd – 2:17   2. La Valle Dei Saraceni / "Che" E Non Cé – 4:25   3. Don-na Curon-na / Pietà – 3:25   4. La Lionota – 3:34   5. Deuit / Il Colpo Della Bestia / Tempi Duri – 2:53   6. La Pasiun Dal Nost Signur – 3:54   7. Bianca / La Sera Della Festa / Piccole Storie – 3:24   8. La Stranòt D'Amur / Vurì Amnì – 3:55   9. Buton Fiurì – 3:15   10. Fra' Pataluc / Lantaliran – 4:08   11. La Piemontesa – 3:06   12. Quand Je Suis Né / Baccus – 1:56   13. Monferrina Detta Di San Michele / Mala Tempora / Luvara – 3:03   14. Jacoutin / Jacoutinaire – 2:45   15. Sòm Sòm / Ninna Nanna / Dormigliosa – 2:58

Personnel:
Maurizio Martinotti (vocals, hurdy-gurdy electro acoustic, mandola, epinette des Vosges, Jew's harp, flageolet, bamboo piva, ocarina, keyboards) , Enrico Negro (guitar acoustic 6 and 12 strings, electric guitar, mandola, cori) , Bruno Raiteri (violin, viola, cori) , Sergio Caputo (violin, percussions) , Gerardo Savone (bass) , Gigi Biolcatti (drums, percussion) , Enzo Avitabile (vocal, tenor sax, keyboards on 3) , I Bottari di Portico (percussions on 3) , Paul James (soprano sax on 15, bagpipe on 5) , ) , Mireia Mena & Gemma Pla & Lurdes Rimallo (vocals on 6) , Toni Torregrosa (vocals on 4,6) , Renat Sette (vocals on 15) , Marco Pasquino (cello)

Reviews:

1. Rootsworld.com - Peggy Latkovich
The music of Italy's Piedmont region has been under the spotlight recently, with a fistful of fine releases coming out of the area. The simple, bucolic melodies and danceable rhythms lend themselves to a multiplicity of treatments. Tendachënt adds their take to the mix with La Valle dei Saraceni. It's a well-crafted collection of traditional and traditional-sounding original music.
A folk-rock sensibility is at the core, with a strong backbeat under acoustic guitar and folk instruments such as bagpipe, jaw harp and hurdy-gurdy. This is overlaid with chamber strings and the occasional touch of new age synth. The six musicians create a warm, complex sound, with arrangements that find something new around every corner. Making liberal use of counterpoint and other inventive bits of polyphonic layering, they make each repetition of the short, straightforward tunes sound fresh and original. La Ciapa Rusa's Maurizio Martinotti handles the vocals in his no-nonsense manner, easily managing lyrics in Italian, French, and dialects of both.
But the band really shines in the instrumentals, not to take anything away from Martinotti. On the newly-composed schottische "Buton fiur?," for example, they pull out all the stops, building it up from its gentle drum intro by adding strata of whistle, hurdy-gurdy, synth and some truly elegant strings. The medley "Monferrina detta di San Michele/Mala tempora/Luvara" takes three rustic dance tunes, one traditional, two by Martinotti, and twists them into a sweet little braid using buzzy hurdy-gurdy and jaw harp, smooth strings, and rock drums. La Valle dei Saraceni is easy on the ears, but with just enough bite to keep it out of the sugar bowl. -

Linernotes:

Terzo capitolo nella discografia del gruppo nato nel 1997 dalla storica formazione piemontese La Ciapa Rusa. Conservando il sound moderno tinto di sonoritą elettriche, che rappresenta il suo marchio di fabbrica, Tendachėnt con questo disco accentua la spinta verso suoni e ritmi sempre pił mediterranei.

Il disco

Il nuovo attesissimo album segue Ori pari del 2000, disco che ha riscosso notevolissimi consensi per la qualitą della proposta, una sorta di reinvenzione della musica tradizionale piemontese. La valle dei Saraceni conserva il sound moderno tinto di sonoritą elettriche che rappresenta il marchio di fabbrica di Tendachėnt, ma con questo disco viene accentuata la spinta verso sonoritą e ritmiche sempre pił mediterranee. L'album é interamente composto da brani inediti.

Di grande suggestione la presenza di Enzo Avitabile, che ha scritto e cantato con Maurizio Martinotti, leader del gruppo piemontese, uno dei brani del disco. Ma gli ospiti sono numerosissimi: Toni Torregrossa di Urbalia Rurana, Renat Sette, Paul James dei Blowzabella, i Bottari di Portico, De Calaix.

La valle dei Saraceni

Nel cuore del Monferrato si trova un luogo chiamato la Valle dei Saraceni: la leggenda vuole che nelle grotte che qui si aprivano facesse base una banda di predoni arabi. Si racconta che gli abitanti dei paesi circostanti, stanchi delle incursioni e delle razie che questi briganti compivano, abbiano fatto crollare nottetempo gli accessi alle caverne, imprigionando per sempre gli occupanti, assieme ad inestimabili tesori. Ancora oggi, di notte, si vedono correre fra i prati e la boscaglia le fiammelle balenanti di piccoli fuochi fatui: la gente dice che sono i Saraceni che ritornano, per danzare al chiaro della luna.

I dati storici confermano la presenza in zona, attorno alla metą del '900, di predoni arabi, giunti qui dalla vicina Provenza. La tradizione mescola perņ questo episodio con un altro di molto posteriore: nel 1600 le milizie dei Gonzaga avrebbero seppellito vivi in quelle grotte dei briganti (piemontesi, perņ), che dalla Valle dei Saraceni compivano incursioni nei borghi limitrofi.

La tracklist:

  1. Verdolin Verdolineto (trad.) / Verd (M. Martinotti)
  2. La valle dei saraceni (M. Martinotti) / 'Che' e non Cé (M. Martinotti)
  3. Don-na Curon-na (Pietą) (E. Avitabile - M. Martinotti)
  4. La Lionota (M. Martinotti)
  5. Deuit (M. Martinotti) / Il colpo della bestia (M. Martinotti) / Tempi duri (M. Martinotti)
  6. La Pasiun dal nost Signur (M. Martinotti)
  7. Bianca (M. Martinotti) / La sera della festa (M. Martinotti) / Piccole storie (M. Martinotti)
  8. Stranņt d'amur (M. Martinotti) / Vurģ amnģ (M. Martinotti)
  9. Buton fiurģ (M. Martinotti)
  10. Fra' Pataluc (trad.) / Lantaliran (M. Martinotti)
  11. La Piemonteisa (M. Martinotti)
  12. Quand je suis né (trad.) / Baccus (M. Martinotti)
  13. Monferrina detta di San Michele (trad.) / Mala tempora (M. Martinotti) / Luvara (M. Martinotti)
  14. Jacoutin (trad.) / Jacoutinaire (M. Martinotti)
  15. Sņm sņm (trad.) / Ninna nanna (trad.) / Dormigliusa (M. Martinotti)

I crediti:

Album prodotto da Maurizio Martinotti per conto dell'Associazione Culturale La Ciapa Rusa
Registrato e mixato ad Alessandria nello studio comunale "Lucio Battisti" fra ottobre 2004 e marzo 2005. Tecnico del suono: Renzo Ceroni
Mastering: Devis Longo
Codifica digitale: Edoardo Gennaro
Gli arrangiamenti sono di Maurizio Martinotti, tranne "Don-na Curon-na (Pietą)", di Enzo Avitabile e Maurizio Martinotti, e "La Valle dei Saraceni", di Maurizio Martinotti ed Enrico Negro
Enrico Negro ha elaborato le proprie parti di chitarra acustica e qua e lą rivisto ed in alcuni casi ideato le parti del basso elettrico
Gigi Biolcati ha fornito, con le proprie percussioni, stimoli per la scrittura (o riscrittura) degli arrangiamenti
Gli interventi di Enzo Avitabile & Bottari di Portico sono stati registrati presso il "Sunset Studio" di Napoli. Tecnico del suono: Max Carola
Le voci di De Calaix sono state registrate negli studi "44.1 Estudi de grabació" di Gerona, (Catalunya - Spagna). Tecnico del suono: Carles Xirgo
La traduzione inglese č a cura di Bianca Filippone
La traduzione piemontese č a cura di Gioventura Piemontčisa
La copertina č di Giorgio Delmastro
Il progetto grafico č di Idearte

Tendachėnt sono:

Maurizio Martinotti: canto, ghironde elettroacustiche, mandola, epinette des Vosges, scacciapensieri, zufolo, diana, piva di bamboo, ocarina, tastiere
Enrico Negro: chitarra acustica 6 e 12 corde, chitarra elettrica, mandola, cori
Bruno Raiteri: violino, viola, cori
Sergio Caputo: violino, percussioni in "La Pasiun dal nost Signur"
Gerardo Savone: basso
Gigi Biolcati: batteria, percussioni

con
Enzo Avitabile: canto, sax tenore, tastiere in "Don-na Curon-na (Pietą)"
I Bottari di Portico: percussioni in "Don-na Curon-na (Pietą)"
Paul James: sax soprano in "Sņm sņm / Ninna nanna / Dormigliusa", cornamusa in "Tempi duri"
De Calaix (Mireia Mena, Gemma Pla, Lurdes Rimallo): canto in "La Pasiun dal nost Signur"
Toni Torregrosa: canto in "La Lionota" e "La Pasiun dal nost Signur"
Renat Sette: canto in "Sņm sņm / Ninna nanna / Dormigliusa"
Marco Pasquino: violoncello in "Sņm sņm / Ninna nanna / Dormigliusa", "Jacoutin / Jacoutinaire", "Quand je suis né / Baccus"

Gli strumenti utilizzati:

Ghironde elettroacustiche: Paolo Coriani e Jean-Luc Bleton
Epinette des Vosges: Doug Emmons
Mandole: Valerio Gorla
Diana e piva di bamboo: Ilario Garbani
Zufoli: Jon Swayne
Scacciapensieri: Zoltan Szilagyi
Ocarina: Giorgio Pacchioni

Il gruppo

Prendete una ghironda, ma - badate bene - elettroacustica, col suo suono vibrante ed antico, ed una chitarra acustica e midi, un tamburello con sonagli e due violini incalzanti e selvaggi: aggiungete la ritmica compatta di un basso e di una batteria. Ci siamo? Bene, ora agitate a dovere e preparatevi a gustare uno dei cocktail pił saporiti ed invitanti che vi sia mai capitato di assaggiare.

Se amate la world music, se il ritmo e la danza vi ipnotizzano e catturano, se siete per natura - o per vocazione - curiosi ed impiccioni, la musica di Tendachėnt farą muovere le vostre gambe e battere i vostri cuori.

Danze antiche come gighe e perigurdini, inconsuete melodie modali - modali come i pił intriganti riff chitarristici del rock, solo pił antiche di qualche secolo - , scale arabeggianti e forme le cui origini si perdono nella notte dei tempi e che pure conservano una forza ed una modernitą straordinarie, canti rituali, di derivazione pagana, ritmati e coinvolgenti...

Il fascino sottile di un bordone, il gioco ritmico delle percussioni, il rincorrersi ed incrociarsi di timbri e colori, il vibrare delle corde e l`incalzare dei violini... Ed una lingua come il piemontese, tronca ed incisiva, che ben si sposa ai ritmi serrati e vorticosi.

Tendachėnt č il nuovo progetto di Maurizio Martinotti, fondatore e leader della storica formazione piemontese La Ciapa Rusa: venti anni di carriera, 7 dischi all'attivo e concerti in Francia, Belgio, Inghilterra, Olanda, Danimarca, Stati Uniti, Svizzera, Canada, Germania, Finlandia, Austria, Spagna, Portogallo, Slovenia, Croazia costituiscono il cospicuo curriculum di quella band fondamentale nell'evoluzione e nel rinnovamento del folk revival nord italiano.

Tendachėnt nasce nella primavera '97 come evoluzione de La Ciapa Rusa, di cui riprende in parte il repertorio, rivestiendolo perņ di nuovi e pił progressivi arrangiamenti.

Nella sua ancor breve carriera Tendachėnt si č esibito in Svizzera, Francia, Austria, Spagna e Portogallo. Il disco d'esordio, Ori Pari, č stato pubblicato in Italia e Spagna. Il gruppo ha inoltre accompagnato la cantante Betti Zambruno nello spettacolo "Omaggio a Leone Sinigaglia", prodotto nel 2001 per il festival "Cantč Bergera": da tale concerto č stato ricavato il cd " Al lung de la riviera", pubblicato a febbraio 2003.

Nel 2005 il nuovo disco, "La valle dei Saraceni".

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